ANDREA CARETTO & RAFFAELLA SPAGNAAndrea Caretto (Torino, 1970, Laurea in Scienze Naturali) e Raffaella Spagna (Rivoli, 1967, Laurea in Architettura). Vivono e lavorano a Cambiano (To).
Concepiamo l'arte come una forma di ricerca, un modo libero di investigare le dimensioni multiple della realtà: caratteri formali e qualitativi della materia, ma anche aspetti fisici quantitativi, questioni filosofiche e sociali, sviluppando processi che evolvono nel lungo periodo. Esploriamo il complesso intreccio di relazioni dal quale emergono le cose: le modalità di percezione dell'ambiente, i flussi e cicli della materia e la morfogenesi, le trasformazioni del paesaggio, la relazione selvatico/coltivato e il processo di domesticazione, i rapporti tra vivere / abitare / costruire. Il nostro approccio si fonda su un’attitudine alla “presenza” e all’esperienza nel mondo, in stretto contatto con la materia in tutte le sue trasformazioni e individuazioni. Si tratta per noi di stabilire o ristabilire un rapporto con l’Altro (minerale, vegetale, animale, ecc.) su un nuovo piano, nel tentativo di riposizionarci, come esseri umani, spostandoci dal centro e mettendoci in ascolto degli altri soggetti, viventi e non viventi, che abitano il mondo. Un esercizio di attenzione e cura per le cose intese come nodi di un intreccio, che allena la capacità di percepire il mondo come costituito da elementi in continua corrispondenza. Sperimentiamo un’ontologia “selvaggia” in cui non c’è spazio per dualismi, regni e territori, ma solo per movimenti di aggregazione, composizione, sintesi per differenziazione, individuazioni, sempre all’interno di un processo che tutto comprende, ma che non è mai totalizzabile. Negli ultimi anni la nostra ricerca si è fondata sull’idea che la forma delle cose (opere d’arte comprese) possa essere intesa come una manifestazione di forze incorporate, espressione di un complesso “campo relazionale”, con il quale, come artisti, intendiamo confrontarci. Collaboriamo stabilmente dal 2002 esponendo in istituzioni pubbliche e private, in Italia e all’estero. Soci Fondatori dell’associazione di artisti “Progetto Diogene”, Torino - www.progettodiogene.eu e dell’associazione Pianpicollo Selvatico - center for research in the arts and the sciences, Levice (To) - www.pianpicollo.org |
COSIMO VENEZIANO
(Moncalieri - TO, 1983) vive e lavora a Torino.
Caratterizzata da un’ampia attivita di ricerca e workshop, la sua pratica si focalizza sullo sviluppo della scultura e del disegno in stretta correlazione con i luoghi che li hanno ispirati. Le sue opere indagano la gestualita del corpo in relazione con la storia dei materiali scultorei: il marmo, la resina, la stampa in 3D e il legno articolano il suo percorso di ricerca e di formalizzazione tentando di riportare l’attenzione verso frammenti di storie sconosciute e sottolineando il processo di trasformazione e di scarto avvenuto. Cosimo Veneziano Ha preso parte a diversi progetti di formazione e residenza, tra i quali: il XVII Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como (tutor Liliana Moro), 2012; il progetto transfrontaliero Acteurs transculturels (tutor Luca Vitone e Saadane A fif), 2013: Villa Stra uli, Winthertur, Svizzera, 2015; Lugar a Dudas, Cali, Colombia, per il network Reso e CARS, Omegna, 2013. Tra le mostre personali, si ricordano: Rompi la finestra e ruba i frammenti! (a cura di Benedetta Carpi De Resmini, AlbumArte, Roma, 2018); Cosimo Veneziano - Petrolio/Appunti (Museo Ettore Fico / Galleria Alberto Peola, Torino, 2017); Monochrome (Villa Strau li, Winterthur, 2015); Verso occidente l’impero dirige il suo corso (Galleria Alberto Peola, Torino, 2014); Los contrabandistas copiaron una escultura de mucho valor (Lugar a Dudas, Cali, Colombia, 2013); Cattedrale (Careof DOCVA, Milano, 2013); L’epoca delle passioni tristi (Tirana Institute for Contemporary Art, Tirana, 2011); Campo volo (Spazio Blank, Torino, 2011); La possibilita di un’isola (Associazione Barriera, Torino, 2009). Suoi lavori sono stati inclusi in mostre collettive presso: CESAC Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee, Caraglio, Cuneo; Herschel Museum of Astronomy, Bath; Kunstalle di Sao Paulo; Galleria Civica di Bolzano. |
MARGUERITE KAHRL & EMANUELE MARULLO
Nella primavera del 2021 Marguerite Kahrl ed Emanuele Marullo hanno completato la residenza d'artista presso l'Ecovillaggio Torri Superiore (Ventimiglia - IM). Per il progetto TELL_US hanno collaborato all'ideazione di un workshop che, attraverso l’uso dell’argilla e di materiali presenti in natura, coinvolgerà i partecipanti in un “viaggio” di ricerca e sperimentazione.
Marguerite Kahrl (Beverly-Massachusetts, 1966. Vive e lavora a Chiaverano - TO) Da sempre impegnata sul fronte dell’attivismo politico, la ricerca artistica di Marguerite è influenzata dai principi della permacultura, una filosofia di progettazione e gestione del paesaggio che mutua le modalità di resilienza, ricchezza ed equilibrio degli ecosistemi naturali, per creare modelli di sviluppo sostenibili. Ha conseguito la laurea in letteratura inglese e il BFA in scultura e ceramica presso la University of Colorado Boulder e al Camberwell College of the Arts di Londra. Ha conseguito il master in scultura alla Rhode Island School of Design. Kahrl ha ricevuto un diploma di merito dal Blue Mountains Permaculture Institute in Australia che le riconosce il suo lavoro pionieristico nell'ambito della Permacultura e delle Arti. Il lavoro di Marguerite Kahrl è stato esposto in mostre internazionali quali “999: A Collection of Questions on Contemporary Living”, La Triennale di Milano, 2018; Wild Energies, PAV, Torino, 2016; Piccole Invasioni Malthusiane, Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce , Genova 2016; Savages , Ningbo, Cina, 2014; Seeds of Winterslang (SOW), Manifesta parallel events, Genk, 2012; Common Ground: Projects for the Lagoon, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2010; Opening Exhibition, Museum of Contemporary Art, Tucson (USA) 2010; Weather Report: Art and Climate Change, Boulder Museum of Contemporary Art , Boulder (USA), 2007; D-segni, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2004. Emanuele Marullo (Catania, 1989. Vive e lavora a Torino) Si è formato presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e Brera, Milano, completando il percorso universitario con un’esperienza presso l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Lione. Emanuele Marullo individua nella scultura e nell’installazione il suo principale ambito di ricerca e indagine sulla natura delle cose e delle forme, con attenzione alla geometria intuitiva e organica. Considera il luogo e l’istante elementi fondamentali del processo creativo: l’istante, inteso come accidente, disegna in lui un approccio ludico ed esplorativo. Dal 2017 frequenta il circolo di artisti Bastione San Maurizio, con cui ha sperimentato la condivisione e l’attivazione di uno spazio pubblico e l’idea di intervento urbano nel contesto del Garittone dei Giardini Orientali della Cavallerizza Reale di Torino. Nel 2019 Marullo ha partecipato a tre residenze d’artista in collaborazione con Fondazione Pistoletto, Biella, Museo della Ceramica di Mondovì e ass. Sfavilla, Villa Littorio, nel borgo cilentano di Laurino. Le sue opere sono state esposte in diverse esposizioni collettive quali: 2019 - Biennale di Monza ‘19, Serrone della Villa Reale di Monza; 2018 – Pills, Les pomme des homme , bipersonale Emanuele Marullo, Michele Rava, ass. Barriera, Torino; 2017 -Biennal de Mulhouse 017, la jeune création dans l’art contemporain, Parc Expo, Mulhouse. 2017 - Extradelicato 3, Studi Festival, Milano; 2016 – Avviso di garanzia per Fuori Uso, Ex Tribunale, Pescara. |
MASSIMO VOGHERA & ENRICA CAMPIDopo aver frequentato il liceo artistico entrambi frequentano l'Accademia Albertina delle belle Arti di Torino; lavorano insieme per una decina d'anni nei laboratori di scenografia del Teatro Stabile di Torino e collaborano con tante altre realtà teatrali progettando scene e costumi per molti spettacoli. Massimo diventa docente di scenografia teatrale presso l' Accademia Albertina mentre Enrica continua a sviluppare la ricerca nel campo della ceramica e della cartapesta ,da più di vent'anni hanno un laboratorio sulla collina di Torino nel quale si dedicano all'arte della ceramica partecipando a molte mostre collettive e personali. Pensare con le mani è una cosa che li ha sempre divertiti.
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